Ad AmbriaJazz abbiamo ospiti straordinari.
E non solo musicalmente parlando.

Ecco cosa scrive Max De Aloe


Sono di ritorno da quattro giorni di concerti in Valtellina e Valmalenco all’interno della meravigliosa cornice di Ambria Jazz. Non è solo l’esperienza folgorante di suonare all’interno di una miniera, nel cuore della montagna, che mi ha lasciato stupito, ma l’entusiasmo e l’amore con cui questo festival è gestito.
Una grande voglia di fare, una facilità nel far nascere amicizie spontaneamente ed immediatamente unite a grande passione e conoscenza della musica.
Si diventa subito amici con tutti, si ride e si scherza ma quando parte il concerto il rispetto per la musica e per la nostra professione è assoluto.
Un festival dell’ospitalità, del buon cibo, del sorriso, della gente semplice e sincera della Valtellina e della musica scelta con perizia e capacità.
L’anima sono Giovanni Busetto e Norma e la loro casa è il quartier generale da cui tutto parte e a cui tutto torna, a notte tarda, per l’ultimo giro di formaggi o vino.
Poi ci sono Christophe e Silvy che arrivano da Zurigo per aiutare e per sopportare lo staff con almeno 30.000 calorie giornaliere cadauno.
Un festival dove in quattro giorni o si suona, o si ride o si ha in bocca un pezzo di Bitto.
Ma anche gli scatti di Michele e Marina, la birra fatta in casa di Luigi, la generosità di Fabio, Simona e di tutti i volontari che oltre farsi un supermazzo in alcuni casi contribuiscono anche con offerte. Poi ci sono gli amici della Contrada Beltramelli e anche una coppia arrivata dalla Tasmania (giuro!!) . Poi ci sono i minatori che ti portano a spalla gli strumenti e che parlano un dialetto strettissimo, i contadini che fanno il vin brulè appena usciti dalla miniera e c’è il signore che si presenta in piazzetta prima della sonorizzazione del film di Man Ray con la bottiglia di genepì e i bicchieri per tutti. Poi ci sono sindaci e vicesindaci di paesini che arrivano con i furgoncini ad aiutare e dipendenti comunali che lavorano gratis per l'evento in miniera perchè ci tengono che Lanzada faccia bella figura. Poi ci sono Monica ed Alessandro. Poi ci sono gli operatori e i giornalisti della Rai e della Televisione della Svizzera Italiana. Poi ci sono Marlise Goidanich con cui abbiamo realizzato un bel nuovo progetto e i fantastici Roberto Olzer, Marco Mistrangelo e Nicola Stranieri. Poi c’è un pubblico fantastico e tanta bellissima musica.
E poi.......poi, mi viene un sacco di nostalgia.
Un abbraccio stretto e forte a tutti i miei amici di Ambria Jazz.



Nessun commento:

Posta un commento